Verso un sogno. Adattare l’auto per Lena Kuts

 

Lena è una delle prime beneficiarie del progetto “Casa volante” ma dal 2019 è diventata una collaboratrice di “Emmaus”. Da tanti anni siamo testimoni del cammino di Lena verso il suo sogno: vedere le bellezze del mondo e poterle mostrare ad altri amici attraverso il proprio lavoro.

 

“Le mie gambe non riescono a percorrere molti chilometri, ma quando nel mio cuore si fa spazio il grande desiderio di vedere qualcosa di bello, ad esempio le montagne, l’oceano o i miei amici… mi dimentico del dolore fisico e vado direttamente all’obiettivo. E, quando arrivo alla destinazione, sento che la bellezza vince il dolore a tal punto che non mi resta altro che ringraziare Dio per essermi vicino, e sono la persona più felice del mondo”.

 

Purtroppo l’amore di Lena per la bellezza e i viaggi è ostacolato dal fatto che per lei è difficile e doloroso camminare per lunghe distanze, oltre al fatto che mancano infrastrutture inclusive. Ci siamo consultati per alcuni anni con i nostri partner italiani e ucraini sulle possibilità per sostenere uno stile di vita attivo e la libertà di spostamento per Lena, e abbiamo capito che l’acquisto di una macchina non solo alleggerirà la sua vita, ma le diminuirà anche il dolore.

 

 

Donazione unica
Donazione periodica
10
15
20
50
100

Grazie ai nostri partner AVSI USA e Loyola Foundation nel 2020 abbiamo ricevuto un finanziamento e abbiamo comprato una Renault Stepway. Affinché Lena possa utilizzarla dobbiamo raccogliere 40.000 grivne (~1400 euro) per adattare il sedile e il cambio. Con una donazione unica di 10, 15, 20, 50, 100 euro o qualsiasi altra somma aiuterete Lena a realizzare il suo sogno e a scoprire un mondo nuovo senza dolore, pieno di possibilità, libertà e indipendenza.

Spiega Lena:

“Sin da quando ero piccola ho dei grossi problemi alle gambe, e questo mi impedisce di muovermi nella vita quotidiana. Per me la quotidianità è fatta di barriere, come l’altezza dei gradini nei sottopassaggi e per salire sui mezzi di trasporto pubblici, la mancanza di corrimani, i marciapiedi troppo alti.

 

Per il secondo anno di seguito io e il mio collega Misha facciamo lezione alle ragazze dell’orfanotrofio di Bohodukhiv nell’ambito del nostro progetto “Piccolo universo”. Le ospiti di questa struttura hanno una disabilità mentale, per questo, nella maggior parte dei casi, vivono in orfanotrofio fino ai 35 anni. Per questo motivo le ragazze lasciano le mura dell’orfanotrofio molto di rado, vivendo in pieno isolamento.

 

L’orfanotrofio di Bohodukhiv si trova a 70 km da Kharkiv, per questo spesso siamo costretti a chiedere a qualcuno di accompagnarci dalle ragazze e venirci a prendere. Anche questa è una barriera, dato che la quantità e la durata dei nostri incontri dipendono sempre dalla disponibilità delle persone che ci accompagnano.

 

In questo momento sto frequentando le lezioni di guida per prendere la patente. Nella mia città, Kharkiv, sette autoscuole si sono rifiutate di insegnarmi a guidare. Alcuni mesi fa sono stata costretta a cercare un posto in cui mi insegnino a guidare, un posto in cui le persone non abbiano paura di farlo. Un posto del genere l’ho trovato a Leopoli, per questo mi trasferirò lì per alcuni mesi per conseguire la patente.

 

Per me guidare la macchina significa indipendenza, superare le barriere nella vita di tutti i giorni e la possibilità di diminuire almeno un po’ il dolore alle gambe”.

Partecipate alla campagna di fundraising e il vostro contributo sarà un nuovo piccolo passo verso una vita completa e senza barriere per Lena!

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